Gengive che si ritirano: la retrazione gengivale
Tra le problematiche che i dentisti si trovano spesso ad affrontare vi è quella delle gengive che si ritirano. Nel linguaggio tecnico si parla di retrazione gengivale, la quale consiste nella corrosione del tessuto circostante alla gengiva e in una sua conseguente retrazione.
Come abbiamo evidenziato in altri articoli, l’insorgenza di questa problematica è prevenibile adottando determinate accortezze e sottoponendosi a dei controlli periodici dal dentista. Con un monitoraggio costante è infatti possibile trattare immediatamente la retrazione delle gengive ed evitare sia fastidi e dolori che la nasciate di ulteriori patologie ad essa collegate.
Anche il paziente può svolgere un’attività di monitoraggio autonoma poiché i primi sintomi della retrazione gengivale si presentano gradualmente, non trattandosi di un evento immediato. Questo significa anche che il principale dei rimedi per la retrazione gengivale è saperla riconoscere e rivolgersi a un professionista che la sappia trattare.
A livello di sintomi, i primi segnali delle gengive che si ritirano sono l’ipersensibilità dentale, l’alito cattivo e, in alcuni casi, gengive arrossate e tendenti al sanguinamento. Tendenzialmente, il primo di questi sintomi è proprio l’ipersensibilità, che si percepisce soprattutto quando si mangiano alimenti molto caldi o molto freddi nonché al contatto con lo spazzolino.
Fatte queste premesse, vediamo quali sono le principali cause della retrazione gengivale.
Le principali cause della retrazione gengivale
Tra le principali della retrazione gengivale vi è sicuramente quella della cattiva igiene orale. In particolare, l’accumulo di placca batterica sul colletto dentale, cioè la parte del dente che si trova tra corona e radice, è una delle situazioni che deve essere evitata. È infatti proprio la poca pulizia del colletto dentale che può portare alla graduale distruzione della gengiva, dalla quale conseguono fastidi per il paziente e il rischio di incorrere in patologie come la gengivite.
Un’altra causa frequente della retrazione gengivale è quella dell’errato spazzolamento dei denti e di abitudini alimentari scorrette. Spazzolare i denti in maniera inadeguata non consente, infatti, di ottenere la corretta pulizia di denti e gengive, con la conseguenza dell’accumulo di placca dentale e, più in generale, di problematiche legate alla cattiva igiene. Dal punto di vista dell’alimentazione, è invece importante sapere che una dieta equilibrata è importantissima per la salute della bocca, mentre quando questa è scorretta diviene più frequente l’insorgenza di patologie, tra cui le gengive che si ritirano. Una corretta dieta aiuta dunque ad assumere la giusta quantità di minerali e vitamine, essenziali per la protezione dell’organismo.
Un’altra possibile causa della retrazione gengivale è il bruxismo, cioè un fenomeno che si verifica nel sonno e che spinge la persona a contrarre involontariamente i denti. Tale contrazione sottopone infatti le gengive a stress e può causarne il ritiro.
Le cause della retrazione gengivale sono comunque molteplici. È proprio per questo motivo che i controlli annuali dal dentista e visite dentistiche in presenza di sintomi risultano fondamentali sia a fini preventivi che risolutivi.