Gengive che si ritirano
Le gengive che si ritirano sono una problematica che inizialmente può generare solo dei fastidi e che, per tale motivo, viene talvolta sottovalutata. Se non viene trattata in tempo, tuttavia, lo stato di salute delle gengive rischia di peggiorare e di divenire ben più dolorosa. Ad essa rischiano poi di associarsi altre problematiche.
Il lato positivo è che la retrazione gengivale può essere evitata attraverso dei controlli periodici dal dentista. Mediante il loro esame è infatti in grado di valutare se vi sia un principio di retrazione e agire immediatamente per prevenire la sua comparsa. Attraverso dei semplici controlli periodici è quindi possibile evitare inutili dolori e fastidi.
Retrazione gengivale e controlli periodici
Come dicevamo, i controlli periodici sono fondamentali per prevenire l’insorgenza della retrazione gengivale.
Svolgere periodicamente questi controlli diviene ancora più importante proprio perché si tratta di una patologia piuttosto diffusa. Nel lavoro quotidiano di una clinica dentale è infatti frequente incontrare pazienti che lamentano l’arrossamento delle gengive, il sanguinamento durante lo spazzolamento dei denti e un costante alito cattivo.
I controlli periodici, inoltre, non si limitano a verificare lo stato delle gengive bensì a verificare l’aspetto e la salute di tutte le componenti del cavo orale, così di accertare eventuali problematiche che potrebbero causare danni al paziente, da traumi e infezioni fino alle infiammazioni.
Per una prevenzione efficace, la frequenza consigliata dei controlli dal dentista ha cadenza annuale. Con una sola visita all’anno si riesci infatti a svolgere un efficace monitoraggio dello stato di salute di gengive e cavo orale nella maggior parte dei pazienti. In casi più specifici è possibile che la frequenza debba essere aumentata in due visite di controllo all’anno. Si tratta soprattutto di pazienti fumatori, di coloro che soffrono di diabete oppure di persone che sono predisposte geneticamente a patologie della bocca. In queste situazioni sarà comunque il dentista a raccomandare la frequenza dei controlli più adatta allo specifico paziente.
Gengive che si ritirano: rimedi
I rimedi alle gengive che si ritirano riguardano principalmente delle abitudini che sarebbe bene rispettare. Questi possono quindi essere considerati utili sia per la prevenzione che per il trattamento dopo che la problematica è insorta. Nel secondo caso si rende ovviamente necessario anche sottoporsi a una visita dal dentista per favorire la cura mediante il suo intervento.
A livello di abitudini, oltre alle tipiche regole già note – lavare sempre i denti dopo i pasti e non esagerare con zuccheri e caffè – è bene adottare alcune accortezze. Tra queste, è consigliabile evitare di spazzolare i denti in modo troppo energetico, poiché in tal modo si rischia di compromettere lo smalto dentale e le gengive. Andrebbero inoltre preferiti dei movimenti dello spazzolino circolari, evitando lo strofinamento orizzontale.
Molto consigliato è, inoltre, l’utilizzo quotidiano del filo interdentale nella pulizia dei denti. Esso permette infatti di rimuovere i sedimenti di placca che lo spazzolino non raggiunge e che, se tralasciati, possono portare alla formazione e accumulo di tartaro.
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